Elena Dellapiana 30 Settembre 2022 Recensioni
Scorrendo la rassegna delle opere di Emilio Ambasz, architetto argentino, di formazione statunitense e di vocazione nomade, premiatissimo, stimato, studiato, a cui nel 2021 è stato intitolato nientemeno che un istituto di ricerca ospitato dal MoMA e dedicato allo studio per una nuova architettura, viene da chiedersi come mai non compaia nelle costellazioni in cui brillano le archistar.
Marco Scotti 28 Settembre 2022 Recensioni
Un libro di ricerca, prima di tutto. Fedele alla sua formazione da storica, Anty Pansera costruisce con 494. Bauhaus al femminile (Nomos Edizioni, 2021) una mappatura dell’universo femminile all’interno della scuola tedesca, fondata soprattutto su una bibliografia esaustiva e su una prospettiva che guarda alla storia delle esposizioni…
Maria Grazia Gargiulo 28 Settembre 2022 Recensioni
l volume Animali e “Animalier”, nella scultura italiana tra Neoclassicismo e Novecento di Alfonso Panzetta, edito da Edizioni Fioranna, percorre un peculiare aspetto della scultura dalla seconda metà dell’Ottocento al Novecento. Dalla ricostruzione storico-artistica emerge un’indagine di ampio respiro…
Luca Bochicchio 28 Settembre 2022 Recensioni
Il libro di Irene Biolchini Viva. Ceramica arte libera (Gli Ori, Pistoia 2021) non basta certo, da solo, a colmare una lacuna ben evidente nella letteratura critica italiana, ma senz’altro rappresenta un contributo importante, di cui si sentiva la mancanza e che, alla fine, è arrivato. Chi conosce l’autrice sa, infatti, che questo libro vede la luce …
Elena Dellapiana 18 Ottobre 2021 Recensioni
Gio Ponti e Joe Colombo sono senza dubbio due figure di punta del design – e del pensiero sul design – Made in Italy. Se ci siano più differenze o punti di contatti è arduo a dirsi per la loro distanza cronologica (appartengono a due generazioni diverse, per quanto sovrapposte) e formale. L’occasione di questo esercizio, accademico, certo, ma forse anche di sostanza, ci è fornito da due recenti pubblicazioni, anch’esse distanti in quanto a impostazione: il catalogo ragionato di Colombo, curato dalla sua storica collaboratrice, erede e maggiore supporter, l’architetta Ignazia Favata (Fig. 1) e l’affondo sull’Istituto di Cultura Italiana a Stoccolma opera di Ponti (Fig. 2).