Gio & Joe Modi e forme a confronto

Gio Ponti e Joe Colombo sono senza dubbio due figure di punta del design – e del pensiero sul design – Made in Italy. Se ci siano più differenze o punti di contatti è arduo a dirsi per la loro distanza cronologica (appartengono a due generazioni diverse, per quanto sovrapposte) e formale. L’occasione di questo esercizio, accademico, certo, ma forse anche di sostanza, ci è fornito da due recenti pubblicazioni, anch’esse distanti in quanto a impostazione: il catalogo ragionato di Colombo, curato dalla sua storica collaboratrice, erede e maggiore supporter, l’architetta Ignazia Favata (Fig. 1) e l’affondo sull’Istituto di Cultura Italiana a Stoccolma opera di Ponti (Fig. 2).

Gio Ponti. Un architetto “senza aggettivi”

Il 2019, anno del quarantesimo anniversario della morte di Gio Ponti, è stato occasione di celebrazioni di vario genere: dalla pubblicazione del catalogo delle opere in ceramica per Richard Ginori (Gio Ponti. La collezione del Museo Richard-Ginori della manifattura di Doccia di O. Rucellai, L. Frescobaldi e M.T. Giovannini, Maretti 2019)…