TURANDOT E L’ORIENTE FANTASTICO DI PUCCINI, CHINI E CARAMBA

Il fascino di quella prima esecuzione di Turandot, con scene di Galileo Chini e costumi di Caramba, è parte dell’immaginario della storia dello spettacolo del Novecento; il manifesto di Leopoldo Metlicovitz (1868-1944), stampato come tradizione da Casa Ricordi, ha codificato nel tempo l’iconografia della Principessa cinese e si pone a parametro intramontabile. L’ultima opera di Giacomo Puccini (1858-1924) ha avuto una gestazione complessa, scandita dalla malattia e dalla morte del Maestro, una corrispondenza serrata tra i diversi personaggi coinvolti e il musicista, dagli artisti chiamati a progettare gli allestimenti…

Reflections. Dino Gavina. L’arte e il design

Curata da Giovanna Coltelli e allestita da Marco Brunori, la mostra Reflections. Dino Gavina. L’arte e il design – dal 30 giugno al 10 ottobre 2021 alla Galleria Nazionale d’Arte moderna di Roma – riunisce molti degli arredi, lampade e utensili realizzati dalle varie imprese di produzione animate da Dino Gavina (1922-2007) insieme alle opere d’arte che arrivano dalla collezione dello stesso Gavina, da raccolte private, oltre che dalla stessa Galleria Nazionale d’Arte Moderna.

Gio & Joe Modi e forme a confronto

Gio Ponti e Joe Colombo sono senza dubbio due figure di punta del design – e del pensiero sul design – Made in Italy. Se ci siano più differenze o punti di contatti è arduo a dirsi per la loro distanza cronologica (appartengono a due generazioni diverse, per quanto sovrapposte) e formale. L’occasione di questo esercizio, accademico, certo, ma forse anche di sostanza, ci è fornito da due recenti pubblicazioni, anch’esse distanti in quanto a impostazione: il catalogo ragionato di Colombo, curato dalla sua storica collaboratrice, erede e maggiore supporter, l’architetta Ignazia Favata (Fig. 1) e l’affondo sull’Istituto di Cultura Italiana a Stoccolma opera di Ponti (Fig. 2).

Artifices instables, Histoires de céramiques

La mostra Artifices instables, Storie di ceramiche, organizzata al Nouveau Museé National de Monaco a Villa Sauber, con un affascinante gioco alchemico mette in relazione la ceramica del territorio monegasco del periodo della belle époque, “le poteries artistiques de Monaco (1871-1918)”, con le opere di altri artisti, il francese Eugène Baudin (1853-1918), l’americano George Ohr (1857-1918), il monegasco Albert Diato (1927-1985), Pablo Picasso (1881-1973), e altri sette artisti contemporanei: l’italiana Chiara Camoni, il francese Johan Creten, l’inglese Aaron Angell, la siro-libanese Simon Fattal, la venezuelana Magdalena Suarez Frimkess, gli americani Ron Nagle e Brian Rochefort.

ULISSE NELLA “BAIA DELLA CERAMICA”. Il ritorno di Arturo Martini in Liguria

Una grande occasione per poter studiare e vedere dal vivo parte della vasta, poliedrica ed eclettica produzione di Arturo Martini (Treviso 1889 – Milano 1947), così Nico Stringa ha definito la mostra diffusa in tre sedi di quella che può essere identificata come “la baia della ceramica ligure”: quella fascia del litorale savonese che, per affinità e peculiarità storico-culturali, comprende i comuni di Vado Ligure, Savona, Albissola Marina e Albisola Superiore, gli stessi che furono teatro di una grande stagione produttiva del maestro trevigiano.