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L’editoriale di Matteo Fochessati è dedicato al curatore della Wolfsoniana di Genova Gianni Franzone recentemente scomparso. Matteo ci accompagna attraverso le numerose mostre curate da Franzone, tutte pienamente coerenti con la politica culturale della Wolfsoniana, fino all’ultima dedicata all’acquisizione della ricchissima collezione Tacchini.

L’ampio saggio di Irene de Guttry descrive l’opera di Hans Stoltenberg Lerche, grandissimo innovatore delle arti decorative e della scultura nel primo Novecento, al quale si devono ceramiche bellissime e l’invenzione della moderna arte del vetro di Murano.

Giorgio Levi descrive e commenta due collezioni private di arredi artigianali, prodotti in Sicilia negli anni Venti e Trenta, in vari stili (secessionista, futurista, déco). La maggior parte degli arredi sono dovuti ad artigiani ignoti, influenzati dall’opera di progettisti importanti, come Basile, Ducrot, Bevilacqua, Fallica, Morici e Rizzo. Un gruppo di arredi, colti e raffinati, è dovuto alla ditta G. Di Giovanni di Catania.

A distanza di dieci anni dalla prematura morte dell’artista Ugo Marano (ottobre 2011), Massimo Bignardi riprende il ‘dialogo’ con lo scultore, ceramista e designer, che ha segnato una significativa pagina dell’arte contemporanea italiana, focalizzando l’attenzione su due aspetti della sua ampia esperienza creativa e restringendo la narrazione in un arco cronologico dalla fine degli anni Sessanta ai primissimi dei Novanta.

L’ampio saggio di Cecilia Chilosi è dedicato alla produzione storicistica nelle Albisole. Forti degli esempi del revival storicistico di gusto eclettico, gli imprenditori locali, a partire dalla fine del XX secolo, hanno inteso far rivivere i fasti barocchi e le grazie rococò della maiolica ligure di Sei-Settecento, creando uno stile composito, definito “antico Savona”. Tra i più talentuosi artefici di questo decoro furono Dario Ravano e Romeo Bevilacqua. I loro repertori e non i prototipi antichi vennero a costituire i modelli da seguire da parte dei pittori che operavano nelle numerose manifatture delle Albisole.

Il saggio di Ettore Sessa è dedicato a Angiolo Mazzoni, architetto-ingegnere del Ministero delle Comunicazioni del Regno d’Italia, che redige progetti e realizza edifici soprattutto per palazzi delle poste e stazioni ferroviarie. Tali architetture costituiscono una quota significativa nella categoria dell’edilizia pubblica individuata come testimone della mistica istituzionale del Ventennio fascista. Il suo porsi come progettista integrale orientato all’inserimento di opere d’arte nel contesto architettonico, è quasi una riproposizione attualizzata dell’ideale della cultura del progetto del periodo modernista. I complementi iconici, da lui voluti, rivelano un profilo versatile con una dichiarata preferenza per il futurismo.

Il lavoro di Irene Fasulo muove da una riflessione sul fatto che il multiforme ingegno di Leonardo da Vinci trova applicazione pratica nella capacità di collegare varie forme di “trame”, veicoli di “immagini”: le narrazioni allegoriche che attraversano le sue tele, i motivi a intreccio che l’artista disegna per tutta la vita, ma anche quelle della moda, delle sue storie e dei suoi tessuti che raccontano, così come le trame del cinema, i valori costitutivi di un’epoca. Due esemplificazioni: l’influenza di Leonardo su Sergej M. Ejzenštejn, che si ispirò alle sue composizioni pittoriche per le inquadrature dei film. Ejzenštejn e Leonardo furono entrambi scenografi e “costumisti”, capaci di rivoluzionare il concetto di immagine; alla corte milanese degli Sforza, Leonardo, raffinato conoscitore delle stoffe, si esercita su questioni legate al vestiario, elaborando geniali macchine per il comparto tessile e veri e propri cartamodelli per abiti destinati ad arricchire il fastoso guardaroba sforzesco.

Numerose sono le recensioni di libri: un importante libro sulla ceramica di Irene Biolchini, scritta da Luca Bochicchio; due volumi di Alfonso Panzetta, dedicati agli animaliers e a Felice Tosalli, scritta da Maria Grazia Gargiulo; il volume sulle vetrate artistiche fiorentine di Silvia Ciappa e Lucia Mannini, scritta da Cesare Facchetti; i due volumi di Thomas Braueuniger sulla manifattura O-luce di Giuseppe Ostuni, scritta da Alberto Serra; il libro di Anty Pansera sulle donne del Bauhaus, scritta da Marco Scotti; il volume di Valentina Filice e Manuel Rossi, con cui il Maggio fiorentino rende omaggio ad Emanuele Luzzati, scritta da Bruna Niccoli; il libro di Fulvio Irace dedicato all’architettura verde di Emilio Ambasz, scritta da Elena Dellapiana.

Le recensioni di mostre: “Klimt e l’Italia” (Museo di Roma, Palazzo Braschi) scritta da Matteo Piccioni; “Omaggio ad Antonia Campi” (MUDI, Napoli) scritta da Claudio Gambardella; “Mario Sironi. Sintesi e grandiosità” (Museo del Novecento, Milano) scritta da Matteo Bonanomi; “Aldo Rossi. Design 1960-1997” (Museo del Novecento, Milano) scritta da Ali Filippini.

L’ultima recensione, di Francesco De Carolis, riguarda un ciclo di conferenze organizzate da Fondazione Ragghianti di Lucca e Museo della Grafica di Pisa. Tra queste, due conferenze dedicate all’opera di Ragghianti (sugli echi etruschi e il rapporto con Carlo Levi) e due conferenze su Giorgio Morandi e Giorgio de Chirico.

Giorgio Levi

 

CONTENUTI

Editoriale

1. Matteo Fochessati – La Collezione Tacchini alla Wolfsoniana. In ricordo di Gianni Franzone

Saggi

2. Irene de Guttry – Hans Stoltenberg Lerche

3. Giorgio Levi – Novecento in Sicilia: due collezioni di arredi artigianali

4. Massimo Bignardi – “Delle volte la domenica capita di lunedì” Ugo Marano, esperienze tra
gli anni Sessanta e Ottanta: l’argilla, il ferro e altre materie per l’immaginario

5. Irene Fasulo – Le Trame di Leonardo. Tra Pittura, Moda e Cinema

6. Cecilia Chilosi – Suggestioni dell’antico nella produzione albisolese del XX secolo

7. Ettore Sessa – Angiolo Mazzoni e il complemento iconico nella mistica architettonica del ventennio

Recensioni

8. Luca Bochicchio – L’anarchia dei forni. Viva. Ceramica arte libera: un libro di Irene Biolchini

9. Maria Grazia Gargiulo – La scultura Animalier, da Brozzi a Tosalli

10. Francesco De Carolis – Storie dal ‘900 – ciclo di conferenze 2021

11. Claudio Gambardella – Omaggio ad Antonia Campi, designer

12. Alberto Serra – O-Luce di Giuseppe Ostuni, un catalogo ragionato

13. Marco Scotti – Anty Pansera 494. Bauhaus al femminile

14. Cesare Facchetti – La vetrata artistica a Firenze dal Trecento al Novecento

15. Ali Filippini – Aldo Rossi. Design 1960-1997

16. Matteo Bonanomi – Mario Sironi. Sintesi e grandiosità

17. Elena Dellapiana – Tra Munari e Rodari: il mondo verde di Emilio Ambasz

18. Bruna Niccoli – Emanuele Luzzati al Maggio Musicale Fiorentino

19. Matteo Piccioni – Klimt. La Secessione e l’Italia