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I talenti delle donne, Lucio Fontana e altre storie

Questo numero della rivista è dedicato, prima di tutto, a tre artiste donne.

Antonia Campi, la più importante ceramista italiana del Novecento, recentemente scomparsa, viene ricordata nell’editoriale di Claudia Casali.

Anita Pittoni, grande artista e donna di cultura triestina, è la protagonista di due saggi.

Sergio Vatta individua la data di fondazione dello Studio di Arte Decorativa della Pittoni e prova che, fin dal 1924, realizzava artigianalmente capi di abbigliamento. Documenta quindi le prime esposizioni triestine nelle quali Anita presenta le sue creazioni e i primi riscontri positivi da parte della critica locale. Prosegue con l’analisi più dettagliata della sua prima importante esposizione personale, tenutasi a Roma nel dicembre del 1929. Individua e data con certezza un nucleo rilevante di creazioni di quel periodo: dai pannelli decorativi di grande formato, ai cuscini fino agli accessori. Procede quindi con una valutazione formale delle creazioni più significative, in particolare degli arazzi decorativi, inserendole dal punto di vista stilistico in un contesto nazionale e internazionale. Vengono inoltre documentate le importanti reazioni critiche seguite alla mostra che determinano una svolta fondamentale nella carriera dell’artista.

Il saggio di Rossella Cuffaro e Laura Vasselli si concentra sulla rivista “Lil. Lavori in Lana”, diretta e curata da Anita Pittoni, nella quale l’artista – artigiana mostra come eseguire i suoi esclusivi modelli a maglia e abiti per essere al passo con i tempi, senza inutili fronzoli. Il filtro delle avanguardie (futurismo e costruttivismo in particolare) è la chiave per rigenerare la moda tradizionale femminile, in cui i vocaboli essenziali del linguaggio espressivo sono di natura geometrica. Infine, la grande cultura dei materiali le permette di sfruttare tutte le potenzialità dei filati.

Lyda Levi (per me zia Lyda) è un personaggio meno conosciuto, che ha contribuito con le sue opere e la sua galleria al rinnovamento del design italiano del primo dopoguerra. Come ci racconta Silvia Barisione nel suo saggio, fondamentale è stato anche il suo contributo organizzativo (Triennali, rapporti con gli U.S.A.).

Il secondo protagonista di questo numero è Lucio Fontana. Alcune sue ceramiche, considerate dalla critica opere puramente decorative, vengono rivalutate e inserite a pieno titolo nel percorso artistico di Fontana, da Sharon Hecker, nota studiosa israeliana, che curerà una mostra sulle ceramiche di Fontana (Guggenheim, Venezia, gennaio 2022). Il saggio, che pubblichiamo in inglese, descrive le sculture realizzate per il Cinema Arlecchino di Milano, inquadrandole nel clima artistico culturale dell’epoca.

Un’altra scultura in ceramica di Fontana, la Medusa, è protagonista di un appassionante saggio di Eletta Flocchini, di cui Matteo Piccioni pubblica una recensione.

Il saggio di Lorenzo Fiorucci è un omaggio e un atto d’amore rivolti a Enrico Crispolti, grande critico militante, scomparso un anno fa. Il saggio analizza la ricerca sul gioiello artistico di Crispolti, durata molti anni e centrata sulla relazione tra arte, artigianato e produzione seriale.

Alberto Becattini e Giorgio Levi analizzano una famosa produzione commerciale della manifattura ceramica Zaccagnini di Firenze: quella delle statuine di personaggi dei cartoons di Walt Disney, realizzate quasi tutte dal modellatore Mario Bandini. Il saggio spiega la collaborazione con una particolare sensibilità del cineasta nei riguardi dell’artigianato artistico italiano e mette in evidenza diverse influenze sulle scelte compositive e decorative di Bandini.

Nella recensione di una mostra sulla ceramica di Ascoli, Stefano De Martis scopre influenze della ceramica romana. Maria Chiara Cantucci recensisce una importante mostra di ceramica contemporanea.

Le ultime due recensioni (di Stefano Poli e Sergio Vatta) sono dedicate al design (Castiglioni e MITA).

Giorgio Levi

CONTENUTI

Editoriale

1. Claudia Casali – La signora del design – Un ricordo di Antonia Campi (1921-2019)

Saggi

2. Sharon Hecker – ‘Servant of Two Masters’: Lucio Fontana’s Sculptures
in Milan’s Cinema Arlecchino (1948)

3. Sergio Vatta – I tessuti d’avanguardia di Anita Pittoni. Gli esordi triestini,
la personale romana del 1929 e le prime importanti affermazioni personali

4. Rossella Cuffaro e Laura Vasselli – L’Italia al femminile

5. Silvia Barisione – Lyda Levi e il rinnovamento del design italiano nel dopoguerra

6. Alberto Becattini e Giorgio Levi – Le ceramiche Disney di Zaccagnini

7. Lorenzo Fiorucci – Il gioiello di Crispolti. Riflessioni attorno a un connubio
tra arte e artigianato

Recensioni

8. Stefano De Martis – Influenze romane nella ceramica ascolana del ’900

9. Matteo Piccioni – Eletta Flocchini, La Medusa inquieta. Il viaggio inaspettato
del capolavoro di Lucio Fontana, Compagnia della Stampa Massetti Rodella Editori,
Roccafranca (BS), 2018

10. Stefano A. Poli – Il design dei Castiglioni. Ricerca, sperimentazione, metodo, a cura di
Dario Scodeller, Corraini Edizioni, Mantova 2019

11. Sergio Vatta – Made in Italy: MITA Textile Designs 1926-1976

12. Maria Chiara Cantucci – Keramikos 2020 – Museo Duca di Martina, Villa Floridiana,
Napoli – 20 Dicembre-15 Marzo 2020