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Con questo terzo numero “Ceramica e arti decorative del Novecento” propone una selezione di contributi che si concentrano in modo particolare sugli anni Venti e Trenta, per poi sforare nell’immediato secondo dopoguerra con il caso Leoncillo, sul quale si sta concentrando un interesse montante da parte della critica e del mercato. Fra le novità, accanto alla sezione “saggi” e alla sezione “recensioni”, compare una piccola sezione “archivi” che si concentra nello specifico degli archivi delle manifatture o di altro genere di documentazione inerente il lavoro sulle arti decorative e sul design.

Stefano De Martis ipotizza un confronto fra la produzione decorativa di Duilio Cambellotti, proto-futurista secondo una vulgata dell’epoca ma mai fino ad ora considerato alla luce di quella poetica, e la cronofotografia di Marey, che fu tra le principali fonti del dinamismo futurista di Giacomo Balla. Soffermandosi in particolare sul motivo iconografico del volo degli uccelli, l’autore instaura un rapporto di scambio e di suggestioni visive in cui la cronofotografia avrebbe offerto una soluzione al problema della restituzione plastica del moto.

Giorgio Levi restituisce su base documentaria, attingendo a fonti raramente sondate nella ricerca storico-artistica, l’intreccio umano oltre che professionale fra i protagonisti e sostenitori dell’impresa muranese della vetreria artistica di Giacomo Cappellin. In questo modo l’autore offre uno spaccato di storia sociale e industriale tracciando il profilo dei finanziatori (Raffaello Levi in primis) di quell’azienda. Non ultimo emerge un cenno ai possibili scambi visivi che, sul modello del vetro, possono essere migrati nella produzione ceramica della manifattura di Enrico Galvani.

Parte dalla cerchia di Cambellotti anche l’indagine di Anna Maria Capoferro Cencetti intorno alla figura di Valentino Cavalieri, il cui profilo biografico risultava sfumato e impreciso, e che l’autrice chiarisce su base archivistica, restituendo un diagramma dell’attività del ceramista in Argentina, dove migra nel 1926, rimanendovi operativo per i successivi quarant’anni.

Antonella Pesola offre una panoramica ampia e documentata di un’attività poco nota dello scultore in ceramica Leoncillo e delle sue numerose collaborazioni con architetti per la realizzazione di ceramiche decorative per interni o per opere pubbliche (non ultime le formelle per INA casa), di cui emerge una casistica complessa che ripensa il rapporto fra scultura e sua applicazione ornamentale, forte dell’esperienza espressionista e informale dell’artista.

Alla base dell’articolo di Davide Alaimo vi è l’identificazione di una fontana di tema mitologico in pietra vicentina realizzata da Tomaso Buzzi per la IV Triennale di Monza (1930), di cui si erano perse le tracce e che l’autore ha invece riconosciuto in una piazza del comune di Thiene, che l’aveva acquistata appena dopo la chiusura dell’evento monzese.

Per la sezione “Archivi”, Martina Massaro presenta il fondo di Guido Costante Sullam donato al comune di Venezia, composto di fotografie, disegni autografi e altro materiale che ha subito una lunga vicenda archivistca prima di un recente progetto di studio scientifico tutt’ora in atto.

Fra le recensioni, viene posta attenzione su due volumi dedicati alla ceramica di inizio Novecento, dalla recensione di Antonella Rossi Colavini a una monografia sulla manifattura ravennate di Pizzigati & Righini; a quella di Giorgio Levi alla monografia di Antonio Forcellino su Max e Flora Melamerson.

Luca Pietro Nicoletti

CONTENUTI

Editoriale

1. A cura di Elena Dellapiana

Saggi

2. Dinamico Duilio – Cambellotti e la Cronofotografia di Marey
Stefano De Martis

3. Giacomo Cappellin e i finanziatori della Maestri Vetrai Muranesi
Fascisti, ebrei, industriali, omosessuali e una donna moderna
Giorgio Levi

4. Valentino Cavalieri (1896 – post 1963)
Storie di vita e d’arte d’un ceramista migrante
Anna Maria Capoferro Cencetti

5. Leoncillo e le Arti Decorative degli anni della ‘Ricostruzione’
Antonella Pesola

Articoli

6. La fontana di Tomaso Buzzi – dalla Triennale di Monza a Thiene
Davide Alaimo

Archivi

7. Guido Costante Sullam (1873 – 1949): una nota sull’archivio e sulla vita
Martina Massaro

Recensioni Libri

8. Antonio Forcellino – La ceramica sugli scogli – La storia dimenticata di Max e Flora Melamerson
Edizioni La Conchiglia, Capri 2017, 302 pp.
Giorgio Levi

9. Art Déco a Ravenna – Pizzigati e Righini
Antonella Rossi Colavini